La verità su Quota 100. Distrugge nuovi lavori invece di crearli. Tito Boeri inizia così. Il populismo al governo è l’arte dell’azzeramento delle aspettative alimentate in campagna elettorale. Un anno fa Di Maio preconizzava un futuro roseo per i giovani italiani grazie a Quota 100: «Stiamo facendo una manovra finalmente per trovare nuovo lavoro ai giovani (...). Mi stanno dicendo tante aziende, anche di Stato, quelle grandi, che per ogni pensionato che ci sarà l’anno prossimo, assumeranno anche tre giovani, quindi 1 a 3».
Fabrizio Barca è stato protagonista alla tre giorni “Gli anni 20 del 2000, tutta un’altra storia” di Bologna. L’ex ministro e portavoce del Forum disuguaglianze e diversità auspica che Zingaretti inauguri una nuova stagione: “Si è aperta una lunga strada che prova a riportare - in una sinistra da anni egemonizzata dal neoliberismo - una cultura che vede la giustizia ambientale e sociale come i veicoli dello sviluppo. Certo, sarà una battaglia”. E poi aggiunge: “Bisogna porsi il problema di rappresentare i subalterni, solo così si sconfigge la destra”.
Una Legge di Bilancio per cambiare il Paese. Sbilanciamoci anche quest’anno propone la Controfinanziaria. Sono 102 le proposte dettagliate che vanno in una direzione diversa da quella delle Leggi di Bilancio di questi anni e dell’attuale Conte2. Una proposta fondata su: massicci investimenti per il Green New Deal e drastica riduzione delle spese militari; consistente iniezione di risorse per istruzione e sanità e una politica fiscale che colpisca le rendite finanziarie e i grandi patrimoni; investimenti nel welfare e riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
Italia, alle origini della crisi industriale italiana - Carlo Cefaloni, www.cittanuova.it, pubblica l’intervista in due puntate a Stefano Zara - direttore del personale all’Ansaldo di Genova, all’epoca dell’assassinio del sindacalista Guido Rossa da parte delle Br, poi presidente Confindustria Genova dal 1996 al 2000 - sulle origini della crisi industriale italiana, conseguente alla scelta, relativamente a Finmeccanica, ora Leonardo, di dismettere aziende strategiche in campo civile, cedute a società estere, a favore del potenziamento del settore militare. Ha sempre espresso, con autorevolezza, la contrarietà verso tali scelte.
Dal sito www.asocinepopolari.it - Pubblichiamo il manifesto di presentazione diffuso, il 21 novembre a Bologna, dal movimento delle Sardine. Si sono chiamate così in quanto il loro intento è quello di contrapporre simbolicamente il "silenzio" dei pesci, al "rumore" degli urlatori e degli imbonitori della politica, cui si rifiutano di “abboccare”. E poi, per farsi sentire, hanno intenzione di riempire le piazze d'Italia, stando vicini e stretti l'uno con l'altro, come le sardine appunto.
Interviene Savino - admin 21 novembre 2019 - Savino Pezzotta ci manda un commento al post La ferrea legge dell’autocelebrazione, in cui si parlava anche di lui in relazione alla domanda di Vialba sul perché la Cisl avesse invitato alcuni ex segretari generali a commemorare Pastore, ma non Savino (e Bonanni). Ci sembra doveroso pubblicare il suo commento a parte, con il risalto che merita, per quello che Savino è stato come dirigente, ma soprattutto per le cose che dice che danno sempre motivo di riflessione.
Condividere il tempo libero è diventato un atto sovversivo di Oliver Burkeman, The Guardian. Così inizia. Esattamente 90 anni fa, Stalin annunciò un ingegnoso nuovo piano per trasformare l’Unione Sovietica in una grande potenza industriale: eliminare la settimana di sette giorni. La maggior parte della forza lavoro ebbe una settimana di quattro giorni più uno di riposo, ma la classe lavoratrice fu divisa in cinque gruppi, ognuno dei quali sarebbe stato libero in un giorno diverso per impedire che la produzione delle fabbriche si fermasse.
Liberato Norcia, delegato storico della prima ora del Consiglio di MIrafiori, nel 1969, ci ha lasciato venerdì notte, per una crisi respiratoria a cui si è aggiunta un'insuffienza rtenale. Lo ricordiamo rendendo omaggio alla sua intensa vita, ripubblicando la recensione di Mario Dellacqua al suo secondo libro su Mirafiori. Il rito funebre si è svolto Martedì 19 novembre alla Chiesa di San Bartolomeo in Vinovo. L'Assessora di Vinovo Maria Grazia Midollini ha portato l'ultimo saluto con intense e brevi parole che hanno descritto la personalità di Liberato. (v.testo)
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Perché la destra è così forte in Europa. Ernesto Galli della Loggia inizia il suo editoriale, su Il Corriere della Sera, così. Dalla Spagna alla Polonia, dalla Svezia alla Germania all’Ungheria, la destra antiliberale è in ascesa dappertutto in Europa. Miete successi elettorali che mettono sempre più in difficoltà i partiti di centro, partecipa al governo di regioni e Stati del continente, i suoi temi tendono a dominare la discussione pubblica e, come accaduto l’altro giorno a Varsavia, è in grado d’inscenare manifestazioni di piazza che raccolgono folle imponenti. Ma non si tratta di un ritorno del fascismo.
Marco Bentivogli, su quattro pagine de Il Foglio, racconta la storia dell'ex-Ilva, suddividendola in 17 capitoli. In questo dossier ricostruisce i fatti e esprime, senza peli sulla lingua, i suoi giudizi di sindacalista che ha vissuto direttamente i tumultuosi e contraddittori eventi degli ultimi anni. Sottolinea atti che considera: politica anti industriale, magistratura interventista, errori di una classe non più dirigente, ambientalismo cieco. Bentivogli non ha dubbi che “L’Ilva di Taranto è lo specchio di un paese contro se stesso” e teme che gli ultimi eventi siano dissennati passi “…verso la fine della siderurgia italiana “.
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