UN GIGANTE TRA I NANI – Financial Times – Napolitano e Quirinale –

Financial Times: La rielezione in Italia di Giorgio Napolitano capo dello Stato è l'unica buona notizia sulla sempre più farsesca scena politica di Roma. Grillo lo ha definito colpo di Stato, ma il suo populismo non fa guadagnare fiducia al M5S. Lo  scrive il quotidiano economico FT in un editoriale dal titolo, "Un gigante tra i nani di Roma". Ricordando che il presidente della Repubblica e' "popolare in patria e rispettato all'estero", rimarca che la "sua nomina per un secondo mandato di sette anni e' il segno del lugubre stato in cui versano i partiti italiani". Per il FT, "la maggior parte della colpa per questo corto circuito istituzionale è dei Democratici". Dopo aver ricordato le votazioni per la scelta del presidente della Repubblica e gli eventi che hanno portato alla rielezione di Napolitano, caratterizzati dalle "lotte di potere interne" al Pd, il Ft scrive che "i Democratici non sono stati l'unico partito a giocare male le proprie carte". Severe critiche anche per Beppe Grillo: "Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, giunto con slancio alle elezioni presidenziali ha finito con l'assumere un atteggiamento marginale, dichiarando che la rielezione di Napolitano è stata una sorta di colpo di stato istituzionale".

Quanti hanno seguito in diretta il discorso del Presidente Napolitano davanti alle Camere non possono aver provato stupore, ed anche imbarazzo, per i ripetuti applausi a quei passaggi del Presidente che sottolineavano le severe reprimende e moniti ai partiti per il loro comportamento deprovevole nella passata legislatura. Applausi imbarazzanti: un ben strano comportamento sul quale si possono spendere i commenti più diversi, non certo positivi. Un dignitoso silenzio sarebbe stato ben più comprensibile, come pure se gli applausi fossero stati solo dei parlamentari del M5S e di Sel che non sono stati protagonisti di quelle negative vicende, compreso il laciar in vita il Procellum uno dei principaii strumenti di corruzione politica nella vita dei partiti.

il Parlamento è stato rinnovato per il 60% ed ora registra l'età media più giovane tra i Parlamenti degli altri paesi europei. Potevano applaudire anche i neo-eletti dei partiti che sono concausa di tanto sfascio istituzionale? Forse no per la rappresentanza ricoperta.

 

 

 

 

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