La mancanza di lavoro prima preoccupazione per i pensionati. Inchiesta Spi-Isfol. Dati pubblicati l’8 marzo. Il 45% dei pensionati intervistati (over 65) pensa che la situazione peggiorerà, il 32% che siamo all’apice. Solo il 17% è cautamente ottimista e il 6% non si esprime. La prima preoccupazione è il lavoro dei propri figli e nipoti, ben l’88% indica che l’occupazione e l’economia sono i problemi più urgenti. Il 37% indica invece il welfare, solo il 6% la sicurezza e l’immigrazione, il 5% l’ambiente e il 2% la mobilità. L’ordine delle priorità non cambia nella sostanza se ci si riferisce ai problemi nel proprio comune di residenza. Prima del proprio benessere, della pensione, della sanità, del welfare o delle tasse i pensionati pensano ai giovani, ai figli, ai nipoti. Sono dati che smentiscano coloro che predicano e rilanciano sui media la descrizione di una società italiana dove prevarrebbero l'individualismo, l'egoismo di casta, comportamenti opposti al bene comun e alla solidarietà.
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