DUE UTILI GUIDE – mercato del lavoro – sindacato

Mercato del lavoro. Due utili guide legge Fornero della Cisl e Cgil Confederali. È una legge controversa, frutto di un compromesso tra le anime politiche della “strana” maggioranza che ha dato vita al governo Monti. Sul sito www.Rassegna.it  trovate la modalità per ricevere ( versione cartacea o scaricando un istant book ( 40 pagine) la Guida alla riforma del lavoro curata da Claudio Treves. Al fine di rendere il testo più scorrevole, considerando anche il fatto che gli attuali articoli sono il risultato dell’accorpamento di disposizioni riferite a fattispecie diverse, le disposizioni sono riassunte (indicando articolo e commi), e poi commentate a parte in modo da separare anche graficamente il testo e le osservazioni critiche. Il volume si divide in tre parti. La prima riguarda le tipologie di impiego e i licenziamenti (articolo 1). La seconda prende in esame gli ammortizzatori sociali e i fondi bilaterali (articoli 2-3). La terza le politiche del lavoro, gli appalti, il contrasto alle dimissioni in bianco, i disabili e gli immigrati (art.4).

Per la serie Guide e manuali anche la Cisl Confederale ha pubblicato, a cura di Giorgio Santini, Livia Ricciardi, Francesco Lauria “ LA RIFORMA DEL LAVORO”. Prezzo di copertina 5 € per gli iscritti Cisl 3 €. Riportiamo parte della prefazione “La legge 92/12 ha limiti evidenti ma può contribuire a risolvere nodi storici del mercato del lavoro, causa di lacerazioni profonde: la regolazione della flessibilità nell’accesso al lavoro; il contrasto agli abusi e alle degenerazioni della flessibilità; il dualismo tra inclusi ed esclusi negli ammortizzatori sociali; la flessibilità in uscita (che però non è affatto il problema principale del nostro mercato del lavoro, come si pretende). Il Governo, in sintonia con le Regioni, è chiamato a dare sostanza alle politiche del lavoro per quella «prospettiva di crescita» che, dichiarata nel titolo della legge, fa fatica a prendere corpo.Sarà fondamentale stabilire un circuito virtuoso tra flessibilità e buona occupazione e dare vita a un sistema di ammortizzatori sociali inclusivo, legato alle politiche attive per la ricollocazione dei lavoratori”.

Il Parlamento ha definitivamente approvato la legge lo scorso 27 giugno ricorrendo alla fiducia, mentre il confronto tra il governo e le rappresentanze sociali era stato bruscamente interrotto.

Modifiche sono state introdotte con il decreto legge “sullo sviluppo”, convertito nella legge 134 del 7 agosto 2012.

 

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