Nella prima settimana di marzo, a Torino, si sono conclusi quattro importanti Congressi sindacali: due di categoria ( Spi e Fiom Torinesi); due territoriali, quello Uil Regionale e della Camera del Lavoro di Torino. Contrariamente alla tradizione, salvo per lo Spi, non sono state distribuite ai delegati le relazioni dei segretari uscenti ( nell'ordine Vanna Lorenzoni, Federico Bellono, Gianni Cortese e Donata Canta) e , a tutt’oggi, non sono reperibili sui rispettivi siti internet. Sintetizziamo per quanto appreso dalla cronaca e per quanto seguito direttamente.
I Congressi sono stati numericamente partecipati, alta la partecipazione al voto finale rispetto i delegati designati dalle assemblee.
La Fiom Torinese ha confermato Federico Bellono, la Uil Regionale Gianni Cortese, la Camera del Lavoro di Torino ha eletto Enrica Valfrè in sostituzione di Donata canta in scadenza per il doppio mandato svolto.
Le tre relazioni dei Segretari uscenti presentate in apertura dei tre Congressi contengono molti punti di analisi comune in quanto tratte dal recente Rapporto Istat 2014 di cui alleghiamo due articoli ( Sintesi del Rapporto Istat e scheda su Torino). Propongono punti di vista e proposte diverse sulla della democrazia sindacale, sul come riorganizzare e ristrutturare il sindacato a fronte dei grandi mutamenti dell’economia e istituzionali ( es. superamento delle Province).
Le scelte della Fiom Torinese sono riassunte nel documento finale che trovate in allegato. La Fiom terrà il suo Congresso regionale concluso il primo Marzo.
Del Congresso dei Pensionati Cgil -Spi- alleghiamo la relazione di Vanna Lorenzoni che ha lasciato l'incarico dopo otto anni, gli subentra Gino Crestani.
La Uil (vedi articolo allegato) propone l’accorpamento tra Province e intende dare più peso strategico alle strutture intercategoriali e vara un percorso per realizzare queste trasformazioni.
LA Uil cambierà: "Partiremo dagli assetti organizzativi: creeremo delle strutture più snelle ma anche più partecipate. Però la vera rivoluzione sarà il superamento della divisione storica che esiste tra la confederazione e le categorie", racconta Gianni Cortese, segretario del sindacato per il Piemonte, precisando “ Accorperemo le Camere del Vco con Novara, di Biella con Vercelli e di Asti con Cuneo. Abbatteremo i confini tra le province senza però diminuire il numero di sedi, che anzi aumenteranno. L'idea è infatti di creare sinergie in modo da liberare nuove risorse. Resteranno invece come sono Torino, Alessandria e Ivrea, che sono in perfetto equilibrio finanziario".
La Cgil ha posto con forza l’accento sulla strategia e sulle piattaforme sociali intercategoriali. La Fiom ha difeso sostanzialmente il modello categoriale imperniato sui referendum dei lavoratori in azienda per tematiche di categoria e confederali. Ricordiamo che la Cisl ( che ha tenuto il suo Congresso la scorsa primavera) ha deliberato l’accorpamento tra categorie, tra strutture territoriali unionali.
Il Congresso della Cgil Torinese ha fatto registrare un netto successo ( ben oltre il 90%) della mozione Camusso ( prima firmataria) su quella di Giorgio Cremaschi. Una buona parte degi interventi si sono sofferamti sul nodo delle contestazioni Fiom al Testo Unico della rappresentanza ed alla modalità di approvazione.
La cronaca ha dato un gran risalto all’odg votato sulla Torino-Lione in quanto la maggioranza si è espressa per una riflessione sui progetti fin qui approvati per quella discussa tratta internazionale.
La contestazione della Fiom a punti specifici (sanzioni, arbitrato) del Testo Unico sulla rappresentanza sindacale non ha “convinto” la grande maggioranza che ha sostenuto le scelte di Donata Canta e si è espressa poi largamente a favore nella votazione di Enrica Valfrè a nuova segretaria della Camera del lavoro di Torino.
La Fiom non ha "convinto" perchè sono state sottolieate le solide ragioni che hanno portato alla firma dell'importante Testo Unico. Ampio consenso ha registrato l'intervento di Susanna Camusso. Elenchiamo alcune delle principali di quelle che abbiamo ascoltato, procedendo per punti:
La Segretaria Susanna Camusso, intervenuta nella seconda giornata, ha manifestato il suo vivo stupore rispetto alle contestazioni al Testo Unico circa presunti vulnus alla Costituzione ed ha nuovamente precisato il significato dell’arbitrato e delle eventuali sanzioni per inadempienza contrattuale da parte dei contraenti ( sindacato e padronato). Sanzioni che dovranno precisare le stesse categorie all’atto del rinnovo dei contratti nazionali. Sanzioni che - nel caso di inadempienza del sindacato - non riguarderanno né i lavoratori né i diritti sindacali definiti dallo Statuto dei lavoratori ( ore per assemblee, ore di permesso mensili) ma quelle parti integrative ( es. monte ore aggiuntivo di permessi sindacali) definite da un Contratto Nazionale o aziendale.
Per maggior informazione vedi i dieci allegati ed attiva il link sottostante per leggere i documenti e le mozioni in votazione nei Congressi Cgil :
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