Lettera aperta di Italia Culturae - Investire nella cultura per creare ricchezza e lavoro - All’interno della parola “Cultura” ne è contenuta un’altra che rappresenta una delle sue più importanti funzioni, la parola “Cura”. Bisogna davvero prendersi cura dell’Italia, e per farlo è necessario porre al centro dell’azione di governo l’istruzione e la cultura, non solo quale sintesi di antichi valori e significati tradizionali, ma come investimento per il futuro dell’Italia, vero volano economico e creatore di ricchezza e lavoro.
Luisiana Gaita su FQ riassume così un'indagine di Save the Children condotta su 10 città italiane: “Il miglior inizio - Disuguaglianze e opportunità nei primi anni di vita”. Picchi di disparità nelle regioni del Sud, virtuoso il Nord. Incide soprattutto la qualità del tempo che i genitori trascorrono con i figli. Le diseguaglianze tra i bambini nell’accesso all’educazione si manifestano molto prima della scuola dell’obbligo, già dai primissimi anni di vita.
Andrea Granero, lavoce.info, inizia così l’articolo “Cuneo fiscale e salario minimo, da dove iniziare”. Da anni la Francia persegue una politica di abbassamento dei contributi sociali versati dai datori di lavoro per i lavoratori a bassi salari, per compensare l’alto livello di salario minimo. Può essere d’esempio per le scelte del nostro nuovo governo.
Due temi comuni a M5s e Pd
Due articoli sull'Espresso offrono spunti per discutere sulla politica italiana e sulla surreale crisi di governo, innescata da Salvini dalle spiagge del Papeete, che si è conclusa, dopo le sorprendenti dichiarazioni di Renzi e di Grillo, con il governo Conte 2 ribaltando le alleanze. Michele Ainis in Meloni e Salvini, la gara triste degli analfabeti istituzionali pone quesiti sulla cultura costituzionale dei politici; P. Cirino Pomicino, andreottiano doc, nell'intervista a Susanna Turco Tu che nesai della Prima Repubblica, ricorda un pezzo di storia che è molto utile approfondire.
Una crisi anche figlia della legge elettorale. Guido Bodrato, sul blog Rinascita popolare, così inizia la sua riflessione. Stiamo vivendo una crisi di sistema, non solo di governo, come ha giustamente sottolineato Guasco qui su "Rinascita popolare". Crisi in parte provocata da un sistema elettorale maggioritario che avrebbe dovuto assicurare la governabilità, su quel sistema si è formato, e poi è esploso, il governo gialloverde. Il Rosatellum assegna, come premio di maggioranza, il 30 per cento dei seggi a chi conquista i collegi uninominali, ed il restante 70 per cento dei seggi (di entrambi i rami del Parlamento) con il sistema proporzionale (e con liste bloccate).
A Ferragosto Matteo SalviniIl ha "licenziato" il Conte 1 dalla "repubblica del Papeete", il 2 settembre il M5s e il Pd hanno definito un nuovo programma di governo, il M5s il giorno dopo ha consultato i propri isritti (110 mila) con Rosseau, 80.000 hanno votato, (un record) e circa l'80% ha approvato l'alleanza Pd-M5s. Il quesito Sì e No è stato allegata la bozza delle 26 linee programmatiche del governo M5s-Pd.come definita dalle due delegazioni. Il 4 settembre Giuseppe Conte si è recato al Quirinale per sciogliere la riserva consegnando la lista dei ministri ( vedi allegato) al Presidente Mattarella.
Allegati
In 20 anni dimezzata in Italia la produzione auto di Fiat-Fca. Così titola Rassegna Sindacale annunciando la presentazione di una ricerca alla Festa Fiom Torinese (vedi allegato). La produzione è passata da 1,4 milioni di vetture, nel 1999, a 670 mila, i posti di lavoro sono diminuiti del 41% e le ore lavorate del 35%.. Un contesto nel quale Mirafiori è uno stabilimento indefinito e il " polo del lusso" della Maserati di Grugliasco non decolla e cresce la cassa integrazione.
Il costo del lavoro. Il cuneo fiscale riconquista priorità nel programma del nascente nuovo governo. Tre ostacoli sulla via del taglio. Il divario tra la spesa dell’azienda e il netto in busta paga arriva fino al 57,5 per cento. Risorse, sostenibilità previdenziale e finalità dell’operazione sono i nodi da sciogliere. Il rapporto, quando va bene, è di uno a due. Oggi un operaio metalmeccanico che guadagna 23.290 euro all’anno (quasi 1.800 euro netti al mese) ne costa alla sua azienda poco meno di 50mila. Per l’esattezza 49.445.
Maurizio Landini, nell’intervista a Giorgio Polgliotti, Il Sole, illustra le priorità del sindacato presentate con la piattaforma unitaria e già oggetto di confronto a Luglio con il Governo. Ricorda che va aperta la discussione in Europa, perché la mancanza di un sistema fiscale comune e di diritti comuni favorisce le delocalizzazioni. Serve un confronto con l’Ue per escludere gli investimenti dai vincoli europei e superare il trattato di Dublino sull’immigrazione.
Governo, Grillo al Pd: “Occasione unica, compattiamo i pensieri”. Zingaretti: mai dire mai. Sul suo Blog dice Grillo:Veramente non ci accorgiamo del momento storico, del momento straordinario che è questo? C’è da riprogettare il mondo. C’è da rivedere i paradigmi della crescita, capire cosa deve crescere e cosa no. C’è da rivedere i sistemi industriali, le materie prime, la mobilità…
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