Il Cdm ha varato nella notte del 15 ottobre il Documento programmatico di Bilancio 2020, che è stato inviato a Bruxelles (v.allegato), rispettando i termini della Eu. Una manovra sul filo degli incassi 2020 che si attesta sui 30-31 miliardi. Sull’impostazione si è registrato un lungo confronto tecnico sui 3 miliardi contabilizzati sull’anno prossimo per introiti da partite Iva e forfettari. Clausole Iva sterilizzate: bloccati gli aumenti per 23,1 miliardi di euro. Rinnovo contratti pubblici: per il triennio 2019-2021 stanziati 3,1 miliardi di euro. Confermati i 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale. Una cifra che dal 2021 salirà a oltre 5 miliardi.
La circolare Inps n.129/2019 del 4 ottobre 2019 (v.allegato) indica regole più precise in merito alla contribuzione facoltativa (c.d. contribuzione aggiuntiva) per i sindacalisti, rispondendo così alle sollecitazioni della Corte dei Conti (sentenza n. 491/2016) per porre un freno alle cosiddette pensioni d’oro di sindacalisti. Tito Boeri in “Il paradosso dei sindacalisti” commenta la circolare come un privilegio ai sindacalisti che consentirebbe “una valorizzazione della contribuzione aggiuntiva senza l’osservanza delle regole del sistema contributivo”.
Alberto Negri in “Il lungo tradimento americano dei Curdi” , editoriale su Il Manifesto, scrive che è questa infamia politica, anche di altri governi, è iniziata negli anni Settanta e oggi nel Nord della Siria, il Rojava curdo, si è aperto il capitolo più devastante: il massacro di un popolo e dei princìpi più basilari di giustizia, diritto internazionale e democrazia, l’umiliazione degli Stati uniti, incapaci di fermare il Califfo Erdogan, un’Europa sotto ricatto e la virtuale disarticolazione della Nato - a 70 anni dalla sua fondazione - non a opera di un attore esterno ma di uno stato membro come la Turchia dal 1953. (…) per proseguire aprire l’allegato
Domenica 13 ottobre: giornata per le vittime del lavoro. Appelli concreti e anche tanta retorica ripetitiva. Bruno Giordano, magistrato della Corte di Cassazione, scrive su L’Avvenire, che ….Sono diminuiti gli ispettori delle Asl, si attendono gli ispettori del lavoro, sono sempre troppi gli organi di vigilanza che non riescono a coordinarsi, e ogni Regione ha una propria politica di prevenzione, con diverse sensibilità rispetto alle imprese. Venti diverse politiche, mutevoli in base al quadro politico, oltre quella statale articolata a sua volta in diversi enti, sono veramente troppe.
Nella fabbrica 4.0. Gloria Riva, Espresso n.40, in “Operaio, l’algoritmo ti guarda” ben descrive come la tecnologia controlli la produzione, l’orario, le scelte, i turni. Come possono rispondere i lavoratori? L’algoritmo non è certo neutrale. Così inizia. Una volta si fabbricavano cinque cabine al giorno. Adesso se ne fanno dieci», in un paio danni la produttività alla milanese Kone, leader nella realizzazione di ascensori, è raddoppiata. Evviva. Merito di Industry 4.0 e della nuova organizzazione flessibile del lavoro. Ma esattamente, cos'è cambiato?
Il Brasile che resiste a Bolsonaro. Tre articoli su Il Manifesto del 2 ottobre “scattano” una fotografia sul Brasile di Bolsonaro e sul futuro dell’opposizione e di Ignacio Lula che potrebbe già ora lasciare il carcere in semilibertà, ma sceglie diversamente. L’attuale governo è un incubo, soprattutto per gli indios e per l’Amazzonia, che ci riporta ai tempi della morte di Chico Mendes, alla gravità di quel momento tragico. Al potere c’è un gruppo di fascisti, che hanno una larga maggioranza e attaccano i diritti, gli insegnanti e l’ambiente. Larghi settori della popolazione si stanno risvegliando, ma ci vorrà ancora tempo.
L’Arena di Verona pubblica un articolo (v. allegato) sulla richiesta del Pubblico Ministero di 8 mesi e 10 mila euro per danni morali, per “chi spiò” di dati Inps sui super stipendi e super pensioni di alcuni dirigenti nazionali Cisl e di categoria. E’ un processo avviato in seguito al “caso Scandola”. Una vergogna legale. Avanza in Italia una minacciosa restrizione delle liberta del pensiero critico e della trasparenza.
La sentenza della Corte Costituzionale, del 25 settembre, ha sopperito al “non discutere e non decidere” del Parlamento, e con il suo pronunciamento ha dichiarato non punibile chi, come Marco Cappato, aiuta a morire una persona non autosufficiente che ha deciso liberamente di porre un termine alla vita. E’ necessario un intervento legislativo per disciplinare un iter tanto complesso. Alleghiamo più articoli con valutazioni diverse.
RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI - Il 7 ottobre la Camera dei Deputati darà avvio alla discussione in Assemblea della proposta di legge costituzionale che riduce il numero dei parlamentari elettivi a 400 deputati (da 630) e a 200 senatori (da 315). La proposta è già stata approvata in seconda deliberazione dal Senato. Il voto favorevole della Camera completerebbe l’iter della riforma, salvo referendum (art. 138 Cost: ne possono fare domanda, entro tre mesi dalla pubblicazione, un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali).
1969 l’anno della rivolta dei giovani contro l’autoritarismo e per l’eguaglianza. Segnaliamo l’articolo di Carlo Ciafaloni “Le attese dell’autunno caldo del ‘69”, sulla rivista “Cittànuova:fondata sul lavoro”; e il dibattito “Il 69 uguaglianza e libertà.La lotta cambia il sindacato”, promosso da La Poderosa, a Torino, venerdì 11 ottobre, ore 21 in Via Salerno 15a, con la partecipazione di Marco Revelli, Fausto Bertinotti, Giovanni Falcone, Adriano Serafino,
Aprire gli allegati
Copyright 2009 - Ist. Paralleli