Inversione di tendenza alle Poste: stop alle chiusure di piccoli uffici.L'ad Del Fante ha riunito a Roma 3.000 sindaci. I dieci impegni presi dall'azienda, dal wi-fi ai pacchi. Nel piano industriale sono previsti 500 milioni di investimenti all’anno. Sono 12.824 gli uffici postali; 254 piccoli Comuni senza ufficio postale, dove l’azienda installerà entro un anno gli Atm per il prelievo automatico. Entro il 2020 Poste garantirà la demolizione di oltre l’80% delle barriere architettoniche negli uffici dei piccoli Comuni. Sono 383 i Comuni senza una filiale bancaria o un bancomat. Aprire l'allegato
È ARRIVATO IL TEMPO DELLA RESISTENZA CIVILE - Gustavo Zagrebelsky su La Repubblica scrive un editoriale indicando la strada per un sussulto culturale e polirico. A forza di subire adeguandosi si finisce per diventare qualcosa che non si sarebbe voluto e, all’inizio, nemmeno si sarebbe immaginato, con un effetto valanga. A chi esalta la forza si opponga la mitezza, alla violenza la solidarietà, fino alla disobbedienza che può essere una virtù. Per ora restano custodi: il presidente della Repubblica e la Corte costituzionale ma fino a che punto potranno resiste alla spinta materiale verso l’omologazione? (...) Basta con il silenzio è venuto il tempo della resistenza civile.
Due articoli di Mario Dellacqua. Il primo, è un commento correlato di tre libri: Paolo Mieli “Lampi sulla storia”, Michela Murgia “Istruzioni per diventare fascisti” e Antonio Scurati “M il figlio del secolo”, per rispondere all’interrogativo se il pericolo fascista è incombente oppure è un’esagerazione propagandistica per coprire carenze di analisi e di proposte. Il secondo, prende spunto da una puntata di “Passato e presente” di Rai Storia.
I nazionalismi risvegliano identità e conseguenze ben diverse dai sentimenti che si richiamano alla patria. Portano con sè più rischi, compresi quelli dello sciovinismo e di considerarsi l’ombelico del mondo. Rischi per l'affidabilità tra paesi, e per l’economia e la cultura nel proprio paese. Gli editoriali di Ferruccio De Bartoli Il precipizio che si evita di vedere su Corsera, e quello di Romano Prodi L’Italia non può restare fuori dalla partita finale nella Ue sul Messaggero, indicano i segnali di crisi incombenti ai quali né la maggioranza governativa né le forze di opposizioni danno, con competenza, risposte adeguate.
Giorgio Merlo in "Cosa insegna la piazza civica di Torino", sul Web, così conclude. (…) Comunque, il civismo può dar vita a nuove esperienze e addirittura a nuovi soggetti politici, civici e post ideologici. Il tutto al di là delle intenzioni e della volontà degli stessi promotori della bella manifestazione di piazza Castello. Dunque, nessuna strumentalizzazione e quasi nessuna possibilità per tutti coloro che sono già pronti a incassare politicamente la protesta, la proposta e i desideri di migliaia di cittadini che liberamente sono scesi in piazza per dire Sì alla TAV, Sì allo sviluppo, Sì al lavoro e Sì al futuro.
ECOMONDO 2018 - Rimini 12-11-2018 - Presentato al Governo uno studio che individua dieci settori sui quali far confluire, per i prossimi 5 anni, tra i 7 e gli 8 miliardi l’anno di investimenti pubblici, attivando 21,4 miliardi di investimenti privati e creano una media di 440mila posti di lavori l’anno. Una roadmap in 10 mosse per portare l’Italia verso la green economy, aiutando la ripresa e creando nuova occupazione che in 5 anni potrebbe raggiungere i 2,2 milioni posti di lavoro (3,3 con l’indotto).
America del Nord: il voto del midterm, del 6 novembre, segna un’inversione del vento che spingeva a destra. Trump perde il pieno controllo del Congresso: alla Camera i Democraticibconquistano la maggioranza. Quali sono i cambiamenti e le conseguenze? L'Espresso, n 46 del 11 novembre, dedica più articoli (v.allegati). America del Sud: dopo l'Argentina, anche il Brasile vira a destra, anzi estrema destra, eleggendo, il 28 ottobre, a Presidente Jair Bolsonaro.
Torino 11 novembre. La manifestazione promossa dal comitato di sette donne del "Sì, Torino va avanti" ha registrato un successo, prima, sulla "piazza virtuale" (petizione su change.org) e poi, ancora maggiore, sulla piazza reale riempiendo, come raramente è accaduto, la parte antistante Palazzo Madama in Pzza Castello. Le immagini si commentano da sè. Il manifesto dei SETTE SI' esprime grandi desideri (vedi allegato) che suscitano un immaginario più forte di quello dei No -senza alternative concrete e/o comprensibili - espressi ultimamente dall'amministrazione Appendino, che dopo la manifestazione ha invitato a Palazzo Civico le sette promotrici del Sì Torino va avanti.
Giulio Sapelli, economista e storico dell’industria, nell’intervista sulla cessione della Magneti Marelli, rilasciata a Alberto Magnani, Il Sole afferma:..Per il momento non ci sono i margini per valutare l’impatto su occupazione ed - eventuale - perdita di ricchezza del tessuto produttivo. Già più facile intravedere la ragione di un accordo da 6,2 miliardi: fare cassa, rinunciando a un (vecchio) gioiello di casa Fca in favore di nuovi obiettivi strategici.
Un secolo fa la battaglia di Vittorio Veneto e il crollo della Germania. L'«inutile strage» cambiò l'assetto dell'Europa e innescò una crisi che toccò l'apice nel 1929 . Celebriamo il centenario della fine della Prima guerra mondiale, cui seguì la Conferenza di pace di Parigi (18 gennaio 1919 - 21 gennaio 1920). Il libro La rabbia dei vinti. La guerra dopo la guerra. 1917-1923 di Robert Gerwarth, dello scorso anno, ha ben chiarito che nel novembre del 1918 la guerra non finì affatto. Per altri cinque anni almeno in tutta l’Europa continuarono guerre, rivoluzioni, massacri, di ogni tipo.
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