Prima i poveri e gli sfruttati, i “dannati della terra”, chi è oggetto di “disumani” traffici di migranti e di minori, di clandestini. E’ la stella polare da seguire ancora, dai sindacati, dalle forze progressiste, dalla sinistra nelle sue varie gradazioni. Ma il vento dei nazionalismi esasperati sposta tutti i riferimenti. Che pensano i sindacati degli hotspot in terra africana? Non è certo un’idea scaturita in questi ultimi giorni, non è Salvini l’ideatore. Alleghiamo due articoli - assai diversi - per dare modo di risalire alle radici degli acuti problemi politici e sociali a cui bisogna costruire e dare risposte. Il primo:un’intervista con 13 domande al ministro degli esteri a Enzo Moavero Milanesi, che risponde con chiarezza e proposte, realizzata da Federico Fubini in ”Centri di assistenza in Africa sotto le bandiere della EU”, su Il Corriere della sera. Il secondo: un’analisi politico-sociale di Marco Revelli che in “Vincere la sfida della disumanità” descrive il fossato, che si va allargando, tra valori etici della solidarietà e le opinioni, il comportamento del popolo, fatto che chiama in causa le derive della politica nel suo insieme e la sinistra di questi anni; un articolo che racconta di tante nubi neri all’orizzonte.
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