Dopo la decisione della Fiat di non produrre più auto nello stabilimento di Termini Imprese ( 1650 dipendenti + indotto) a partire dal 2012 sono seguite le reazioni dei lavoratori e dei sindacati ( scioperi) e molte dichiarazioni (partiti, sindacati, opinionisti, ministri ) che hanno un dato comune, quello di accusare la Fiat di aver “pompato” miliardi e miliardi dalla Stato ed ora - per una scelta strategica di mercato - decide di chiudere, in Sicilia, non solo uno stabilimento ma la speranza sociale di un polo industriale. Abbiamo scritto questa scheda, con più allegati, per documentare i nostri lettori.
In un file “Hanno detto” abbiamo raccolto le contestazioni più secche rivolte alla Fiat in ordine ai tanti sostegni ed aiuti economici ricevuti da Governi ed Enti Locali nel corso della sua storia, le repliche del Presidente Luca Cordero di Montezemolo che afferma cose diverse per il periodo della sua gestione con l’Ad Sergio Marchionne.
In un secondo file “Il governo ora prende atto” sintetizziamo le affermazioni del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scaiola rispetto le 8-10 ipotesi alternative alla produzione Fiat.
In un terzo file troverete due lunghi articoli: il primo è l’intervista di Mario Calabresi a Sergio Marchionne (La Stampa del 4 febbraio) nella quale l’amministratore delegato della Fiat e della Chrysler afferma di non aver mutato strategia verso gli stabilimenti italiani ma il reale cambiamento sta nel mercato e nella recessione produttiva; il secondo è l’articolo di Fausto Bertinotti ( Il Manifesto del 4 febbraio) nel quale si contesta “il testa coda” di Marchionne rispetto quanto dichiarato nel 2006.
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hanno detto.doc | 31 KB |
Scaiola prende atto dello stop Fiat_8-2-10.doc | 26.5 KB |
Intervista a Marchionne_Calabresi_4-2-10.doc | 48 KB |
La patria dell'auto elettrica.doc | 33.5 KB |
Anzichè polemizzare iniziamo a studiare.doc | 29 KB |
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