Improvvise ed inattese le rivoluzioni arabe hanno messo l’Europa di fronte alle sue responsabilità e contraddizioni. La più evidente è l’abisso tra la natura degli avvenimenti che avvengono alle sue porte e il tenore delle sue reazioni comprese quelle della prima ora di dirigenti sindacali della CISL con il suo segretario in testa.
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la sfida del Mediterraneo è persa nel mare delle divisioni dell'
La questione della rivoluzione araba del Mediterraneo segna una sfida molto grande all'Europa divisa fra i suoi particolarismi non riesce ad avere una politica per l'area di questi paesi. La paura indotta dai populismi europei rende quasi estranea questa protesta di civiltà. Non parliamo del ruolo dell'Italia che si aggrappa ora all'Europa dopo che per quasi un decennio l'ha sbeffeggiata anzichè aiutarla nella ricostruzione. Gli slogan fra lega, interessi economici, amcizie pericoloso di Berlusconi e amici, propaganda per infiltrazione terroristiche e paura di aspitare i rifugiati e l'immigrazione, fa si che il nostro paese gioca un ruolo di rimessa anzichè da protagonista. Non comprendo anche i movimenti "pacifisti" del nostro paese che non rendono gloria a questi popoli che desiderano pane e libertà. Per non parlare della Cisl che ha protestato esattamente quindi giorni dopo (senza prendere una posizione immediatamente)a favore dei popoli libici.
Pacifismo e nord africa T:F
Sono d'accordo con l'osservazione fatta a proposito dei pacifisti. Confesso anche il mio disagio di fronte all'estendersi, come altre volte, di un dibattito fatto in nome dei grandi principi. Un giornalista inglese ha scritto un articolo molto interessante a questo proposito ( pubblicato da Repubblica oggi 9 Marzo )dal bel titolo " La primavera araba e l'inverno occidentale".
Definisce il regime di Gheddafi "infame", attributo più che appropriato sulla base delle notizie del comportamento del colonnello e della sua famiglia, manifesta però le sue contrarietà ad un intervento dall'esterno. Lo motiva con cinque ragioni ragioni: non di principio ma politiche. 1) l'amara esperienza dell'Irak: 2)l'importanza dell'autonomia dei movimenti di liberazione arabi ; 3) le accuse all'Occidente di puntare al petrolio che avveleneranno il campo nei rapporti con il mondo arabo; 4) il fatto che due guerre in paesi mussulmani sono sufficenti; 5) la bancarotta morale dell'Occidente rispetto al mondo arabo. Gli arabi non hanno bisogno dei soldati europeio americani per ottenere a libertà.
Di questi quattro motivi solo uno mi convince.L'autonomia dei movimenti di liberazione arabi. Ma cosa rispondiamo se questi "nella loro autonomia" richiedessero un intervento ? Che abbiano fiducia in Chavez come suggerisce Diliberto ? E' vero sino ad oggi non l'ho hanno fatto. Chiedono però che venga messa in condizione di non nuocere l'aviazione di Gheddafi.
Non ho competenze e conoscenze sufficenti per dire se è possibile rispondere a questa domanda. Non lascerei la risposta solo ad affermazioni di principio o a motivazioni basate su argomenti non solo discutibili ma anche poco esatti. Il pericolo di omissione di soccorso è più reale di quanto si creda. Non ho comunque dato la mia disponibilità a discutere di questi argomenti in tavole rotonde e d'intorni. Mi interessa invece l'approfondimento necessario non solo sulle cause ma su come debbano cambiare le nostre politiche, comprese quelle sindacali. Per evitare le enormi responsabilità passate. Confesso di non essere tanto ottimista.
T.F