LA DOPPPIA FEDELTA’ – preti operai – La Fim Torinese ricorda due esperienze

La Fim di Torino dedica il pomeriggio,  martedì 25 settembre, di un proprio comitato direttivo per riflettere sull’esperienza di due preti operai nel sindacato. Presso la sala della parrocchia del Redentore, vicino a Mirafiori, in C.so Siracusa 213. Sono le esperienze di Don Carlo Demichelis e di Silvio Caretto che sono stati anche militanti della Fim-Cisl. Indrodurrà Armando Pomatto con Giovanni Avonto coordinatore. L’invito a partecipare è aperto a tutti.

L’esperienza dei preti operai ha fatto parte della lunga marcia per ricucire una distanza, quella  tra chiesa e classe operaia, rimasta tale anche alla conclusione del Concilio Vaticano II (1965) che invece era riuscito a dialogare con il mondo contemporaneo. Scrisse Giulio Girardi – esponente di punta dei teologi innovatori dell’epoca e dopo pochi anni prima emarginato e poi escluso dalla  Congregazione dei Salesiani – “ …il problema del rapporto con la classe operaia rimaneva, al termine dell’Assemblea conciliare, tragicamente aperto…quello dei rapporti tra cristianesimo e liberazione umana”.

In Italia ed in particolare a Torino, tra la fine degli anni ’60 e l’80 molti credenti fecero propria l’analisi marxista per indagare sulle gravi ingiustizie e violazioni o assenza dei diritti, a partire da quelli della persona. Molti sono stati coloro che senza rinunciare alla fede, anzi in coerenza con i loro principi cristiani, hanno compito una scelta di classe aprendo il capitolo del rapporto tra cultura e prassi, tra fede e prassi. Difficile in particolare fu trovare l’equilibri tra fedeltà alla Chiesa e fedeltà alla classe operaia. Non pochi affrontarono il nodo gordiano per un credente cattolico del rapporto tra fede cristiana, scelta di classe, progetto socialista senza dover necessariamente, allora, votare per il PCI.

A Torino l’esperienza dei preti operai si accompagna con l’evoluzione della Gioc Torinese che si ispira alle esperienze francesi.

E’ stato Carlo Carlevaris, già cappellano del lavoro alla Fiat, il primo prete-operaio che iniziò  l’esperienza torinese, alla Lamet  nell’autunno 1968.  Seguiranno molti altri.

Allegati 

  • l’introduzione di Armando Pomatto
  • l’invito per l’incontro-dibattito del 25 settembre 2012

Allegato:
preti_operai_pomatto.doc
invito_incontro_preti_operai.doc

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