GIRARDI, TEOLOGO RIVOLUZIONARIO – marxismo e cristianesimo – globalmondo

A Roma, nella notte del 25 febbraio, è morto dopo una lunga malattia Giulio Girardi. Una vita alla causa dei poveri, degli ultimi e dei senza diritti. Salesiano e docente universitario, emarginato dall'ordine e sospeso dall'insegnamento. Ha integrato teologia e filosofia, utopia e progetto, studioso delle rivoluzioni nell’Americana Latina. Si è sempre schierato ogni volta che i grandi avvenimenti interpellavano sulla rivolta degli esclusi e degli ultimi in questa o quella parte del mondo, in coerenza al suo pensiero che sosteneva essere  necessario pensare e agire la testimonianza cristiana nel vivo della società, che è possibile conciliare cristianesimo e marxismo, che è possibile non venir meno al Vangelo, alla opzione preferenziale per i poveri, anche a costo di essere sconfessati e banditi dalle gerarchie ecclesiastiche, come  avvenne per lui nel 1977.

Nel 1975, incaricato dalla FLM Nazionale e di Torino, Giulio Girardi iniziò la ricerca “Coscienza operaia oggi” coinvolgendo delegati ed operai della  Fiat e altre fabbriche. Durò tre anni e si utilizzarono anche le 150 ore. Nella seconda fase Giulio si trasferì a Torino. Significativo il sottotitolo “I nuovi comportamenti operai in un ricerca gestita dai lavoratori”. Fu pubblicata dall’editore De Donato. Oltre 250 pagine di riflessioni inedite, che al tempo fecero discutere anche sollevando riserve nella stessa FLM.  Una ricerca complessa ed autogestita che – proprio per lo spirito libero di Giulio –  non mancò di mettere a nudo le carenze di analisi della sinistra  e del sindacato, evidenziando le fratture che si stavano determinando nelle nuove generazioni che mal sopportavano la retorica della sinistra politica e lo “stanco procedere” del sindacato. Quella ricerca se ben utilizzata avrebbe potuto evitare guai che si evidenziarono dopo breve tempo. Fratture che permangono. Quella collaborazione fu preziosa per la Federazione Lavoratori Metalmeccanici e per il movimento in senso lato.

Nel 1980 compie la sua prima visita in Nicaragua, ove solidarizza con la rivoluzione sandinista e esprime la sua collaborazione con i vari movimenti ecumenici, indigeni e popolari di questa nazione. Il Fronte Sandinista gli assegnerà l'ordine Carlos Fonseca per il suo lavoro a fianco della popolazione nicaraguense.

Giulio Girardi ci ha lasciato, dopo anni di sofferenze. E’ stato innanzitutto un uomo libero, impegnato e di acuta sensibilità politica e sociale. Che il suo pensiero ci possa ancora accompagnare per l’originalità e l’attualità che contiene.

Allegati

  • Girardi, il teologo rivoluzionario di Giovanni Franzoni su L'Unità del 28-2-2012
  • Un autentico cristiano per il socialismo di Luca Kocci su Il Manifesto del 28-2-2012

 

Note

Nel 1965, inizia la sua partecipazione e contributo al dialogo tra cristiani e marxisti, nelle varie sessioni a livello nazionale e internazionale. Alla sua ricerca filosofica, affianca un impegno sempre crescente con le realtà di base, in Italia e nel mondo, che iniziano a coniugare l'aggiornamento conciliare con l'impegno politico. La sua conoscenza dell'America Latina lo porta sempre più frequentemente in giro per il mondo; è tra i protagonisti della nascente teoria della liberazione di cui è uno dei divulgatori in Europa.

Nel 1972, partecipa al primo incontro continentale dei Cristiani per il Socialismo, a Santiago del Cile; in seguito, dopo aver conosciuto dal vivo i più diversi paesi latinoamericani (Cile, Perù, Colombia, Messico, Cuba), trasporta in Europa il suo impegno nel movimento dei Cristiani per il Socialismo (1973-1980). Nel 1974 diventa membro del Tribunale Russel II sull'America Latina; dal 1976 ad oggi, è membro del Tribunale Permanente dei Popoli.

Nel 1977, dopo essere stato espulso da tutte le università cattoliche in cui era docente, viene anche dimesso dalla congregazione salesiana e, successivamente, sospeso a divinis. Girardi continua il suo impegno di solidarietà con i popoli latinoamericani e la sua opera di animatore e formatore nelle comunità di base, così come negli organismi di riflessione e di dialogo tra cattolici e comunisti.

da www.wikipedia.it

Allegato:
il_teologo_rivoluzionario.pdf
un_cristiano_per_il_socialismo_kocci.doc

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