FORMIDABILI “CULI DI PIETRA” – storia Cisl e Conferenza Organizzativa – Riccione –

Sarà quella di Riccione una Conferenza Organizzativa Cisl nuova? In grado anche di sollecitare la convocazione, a breve, di un Congresso straordinario che lasci un segno  importante per le modalità di svolgimento e per le idee programmatiche adeguate (vedi articolo di S.Antoniazzi) ad una società moderna dove le nuove tecnologie “mangiano” più posti di lavoro di quelli che “producono”? Dove l’area di confronto sindacale non è solo domestica ma europea e mondiale? I 1200 delegati riuniti a Riccione, dal 16 al 19 novembre, sapranno percorrere questa erta strada, indicando il percorso per un nuovo sindacato che ricerchi l’unità sindacale per sfide tanto impegnative e inedite? La Conferenza è davvero quanto è detto nel bell’articolo di Francesco Ricciardi (vedi allegato) su L’Avvenire del 13 novembre? Su quanto scritto dai tanti reportage di Conquiste on line, che purtroppo ha pochissime migliaia di abbonati, sempre meno? Vedremo….

Il titoloFormidabili culi di pietra” che relazione può avere con la Conferenza Organizzativa?  Parecchio e proviamo a spiegarlo.

“Culo di pietra” – un’espressione tutt’altro che ineducata e irriverente – si riferisce ad un’epoca del sindacalismo italiano; un modo di dire per indicare quel sindacalista che, pur in situazioni difficili del negoziato, sapeva “tenere il tavolo” rilanciando il negoziato con argomenti sempre più dettagliati su quanto era l’oggetto della trattativa e del suo contesto. Anche quando il movimento era debole, anzi ancora di più in tali frangenti. Difficile diventava per la controparte interrompere la trattativa. Quel “culo di pietra” era un bravo sindacalista e un esperto contrattualista, che conosceva e sapeva molto dell’organizzazione del lavoro, delle qualifiche, dei cottimi, dell’ambiente, delle leggi e delle norme contrattuali. Era competente con un solido collegamento con membri di Commissione Interna, militanti, rappresentanti sindacali, una caratteristica  non necessaria se il ruolo si trasforma in quello dell’abile mediatore, come oggi abbonda.

Erano pochi o tanti? La voglia di conoscere e di sapere era forte per tanti: erano molti i sindacalisti che studiavano, leggevano; pochi erano quelli “seduti” e stanchi o logorati da un mestiere particolare qual è quello del sindacalista a pieno tempo.

Oggi i sindacalisti a pieno tempo sono molti, troppi tanto da fare a meno del ruolo delle Rsu e degli iscritti. L’età media dei sindacalisti è elevata come pure è troppo lunga la “carriera” nel pieno tempo: tutto ciò logora! Di fatto siamo in presenza di una corporazione con collegamenti assai labili con la base che si deve rappresentare. Non si “amano” più neppure le assemblee, difficili e faticose. La loro legittimazione proviene sempre dall’alto. Siamo prossimi ad essere una corporazione di cooptati, dove il voto è un proforma da esprimere nel più corrosivo conformismo. E’ raro, come vedere una lucciola a dicembre, venir a conoscenza che un dirigente sindacale territoriale e zonale possa essere stato scelto autonomamente dai relativi organismi dopo una consultazione delle Rsu e degli iscritti di quell’area territoriale. Senza interferenze del quartier nazionale di categoria, senza interferenza del quartier regionale e confederale.

Eppure, a ben pensarci, per tali primi livelli della rappresentanza a pieno tempo le primarie potrebbero essere un vero colpo di fresco vento; a ben riflettere il sindacato è l’unica organizzazione che può sperimentare le votazioni primarie (senza populismi o infiltrazioni) in quanto è ben protetta dall’anagrafe certificata degli elettori chiamati ad esprimersi (quota sindacale pagata da almeno un anno, quota mediamente elevata, indirizzo personale, aziendale, codice fiscale).

“Culo di pietra” era un omaggio professionale! In particolare nella Cisl per i tanti sindacalisti che esprimevano  competenza di fronte a controparti ben agguerrite, era un riconoscimento a chi sapeva tener in vita l’unità dei sindacati, individuando di volta in volta “paletti” di merito dai quali era difficile sganciarsi. Non nascevano spontaneamente come i funghi, allora la Cisl preparava i quadri dirigenti esterni e interni ai luoghi di lavoro con metodi e contenuti originali della formazione, per capire in primo luogo la realtà e i suoi mutamenti.

Quei “formidabili culi di pietra” erano però sorprendentemente leggeri, pronti a sollevarsi dalle sedie, nei dibattiti interni dell’organizzazione, per esporre le proprie idee, anche quando suonavano critiche verso questa o quella proposta presentata dal “vertice”. 

Buon lavoro ai delegati della Conferenza Organizzativa (in allegato il programma), sperando che non si alzino dalla sedia solamente per l’omaggio rituale (tutti in piedi ad applaudire) alla Segretario Generale. E’ pur vero che anche questa volta lo spazio per interventi “liberi” dalla platea è assai ridotto! Chissà se qualche voce autorevole porrà la riflessione su due fatti di queste ultimi mesi e settimane:

  • aver raccolto 500.000 firme per la proposta legislativa Cisl sul fisco è un clamoroso flop; la Cisl conta oltre 4 milioni di iscritti! Un tempo si sosteneva che un iscritto doveva poter convincere (stante la bontà di una proposta) almeno un lavoratore…non abbiamo il sostegno neppure dei nostri iscritti!

  • 15.000 sono i dirigenti, quadri e Rsu (così su Conquiste del Lavoro) coinvolti nelle Assemblee Organizzative di categoria e territoriali. Sono tanti? Sono i Consigli Generali, i Direttivi allargati a poche decine di Rsu. Non ci sono state assemblee per gli iscritti, ne sono state consultate tutte le Rsu e Rls. Probabilmente avrebbero avuto da dire parecchio su quel Regolamento Economico (soprattutto sulle indennità di funzione, sugli importi apicali) che probabilmente raccoglierà l’unanimità a Riccione.

Inoltre in  allegato

  • la busta paga (facsimile lordo e netto) di Annamaria Furlan; le buste paga dei Segretari Confederali Cisl sono su www.cisl.it/la-cisl/bilanci-tesseramento-e-retribuzioni-segretari-confederali.html
  • il pungente commento di Fausto Scandola, protagonista di quel grave atto della Segreteria Confederale e dello scandaloso comportamento dei Probiviri Cisl Confederali. Un caso che continuerà, e noi lo seguiremo anche con iniziative specifiche, davanti al Tribunale di Verona con prima udienza il 17 dicembre. Scandola ha anche inviato anche un augurio di buon lavoro e di chiarezza all'Assemblea di Riccione.

 

Allegato:
trasparenza_e_codice_etico_ricciardi_avvenire.doc
piu_deboli_e_meno_creativi.pdf
programma_conferenza_organizzativa_riccione.pdf
busta_paga_furlan_facsimile.pdf
povere_buste_paga_scandola.doc
auguri_di_buon_lavoro_e_di_chiarezza_scandola.doc

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