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DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO – Monti e Marchionne – dopo Melfi

Domani è un altro giorno: una frase pronunciata in più occasioni. In film epocali del passato come al talk-show di Bruno Vespa. Può ben servire a commento dell’incontro Monti-Marchionne nello stabilimento di Melfi. Sono stati sommariamente descritti impegni per “cuori saldi” e pronunciate frasi di sicuro impatto per chi ascoltava. Il Premier Monti asseconda il progetto e l'agire dell'ad Marchionne dimenticando il severo richiamo fatto poco tempo fa dal suo ministro allo Sviluppo Corrado Passera alla Fiat per la "scarsa propensione ad investire in Italia".  I reportage descrivono anche gli applausi dei lavoratori. Valenti cronisti de Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica (vedi allegati) celebrano l’avvio elettorale del Premier ed altri (Il Manifesto) scrivono di “Fiat volutas sua”. Tutto ciò per l’evento di giovedì 20 dicembre a Melfi.

Domani è un altro giorno per gli stabilimenti del rilancio Fiat: a Melfi la Fiat ha già deciso di collocare in Cig 5.000 operai dal 14 al 21 gennaio, il 28 gennaio ed il 1° febbraio; ed a Pomigliano la Cig ( sesto stop da agosto) sarà dal 28 al 3 febbraio.

Domani resta un giorno grigio per il mercato dell’auto italiano: si producono circa mezzo milione di vettura ma ne sono immatricolate circa un milione in più!

Domani è un altro giorno per lo stabilimento più grande della Fiat, Mirafiori, che rimane nell’incertezza del suo declino ben avvertito dai sindacati torinesi ( vedi allegato, cronaca torinese de La Stampa): mascherato nelle parole dei dirigenti che hanno sottoscritto gli accordi con Marchione, ben marcato per la Fiom che è stata inopinatamente non inviata a Melfi.

Sempre dalle pagine locali dei media, vedi La Repubblica (allegato), troviamo una nuova idea di Sergio Marchionne per Torino: considerare i lavoratori di Grugliasco-Maserati e Mirafiori un tutt’uno, fungibile e flessibile.

Domani è un altro giorno ma la realtà per Mirafiori è sempre più difficile: i dipendenti non sono solo i 5.000 di cui continuano ad informarci ( errando) i media con le loro tabelle, ma 15.000 circa. I 5.000 sono i lavoratori di una parte di Mirafiori: quella della Carrozzeria di C.so Tazzoli.

Allegato:
parte_da_melfi_la_sfida_europea_stampa.pdf
siamo_allinizio_monti_a_melfi.pdf
il_prof_tra_gli_operai_reportage.pdf
melfi_vista_da_la_repubblica.pdf
mirafiori_e_grugliasco_unite.pdf
ora_mirafiori_dice_sindacato_torinese.pdf
fiat_voluntas_sua_rangeri.pdf

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