Per dire la nostra sul dibattito che ha polarizzato l’attenzione nel paese poniamo l’attenzione su due fatti che avuto poco rilievo mediatico. Proviamo a fare una sorta di controcronaca, ma prima vogliamo stigmatizzare l’aggressione a Silvio Berlusconi come un fatto grave in sé, perché offende la politica e i principi basilari del rispetto della persona; perché apre lo scenario del “dietrismo” di supposti complotti e mandanti morali. Evoca fantasmi o pericoli reali dell’eversione, del terrorismo; consente di immaginare o sollecitare all’emulazione per “eventi” simili o più gravi.
Milano la città di Formigoni e della Moratti. Scontri del dopo la "Carmen" alla Scala, con lancio di uova, lacrimogeni e manganellate sulle teste dei lavoratori dell’Alfa di Arese e Pomigliano che protestavano contro la definitiva chiusura degli stabilimenti.
La manifestazione "viola" del 5 dicembre convocata a Roma ha avuto un indubbio successo oltre alle più rosee attese dei promotori, un gruppo di una dozzina di coraggiosi internauti , chi comunica e socializza utilizzando con destrezza internet e sms. Subito dopo il pronunciamento della Consulta che bocciò per incostituzionalità il lodo Alfano quel gruppo mise in moto un tam-tam mediatico per la realizzazione del “B-day”.
Abbiamo già segnalato in altre occasioni il “lavoro di sponda” fatto dalla Cisl -con gli articoli su Conquiste del Lavoro, e le numerose interviste di Raffaele Bonanni - a sostegno di scelte governative. Gli indirizzi programmatici governativi (in particolare sul fisco, welfare e occupazione) sono ripresi - con metodico sincronismo – e messi in evidenza in prima pagina come fossero le scelte della Cisl. Rari i distinguo.
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